top of page

L' innovativa Cyber Scuola per anziani riduce il divario digitale grazie ai nipoti

Ad Abbiategrasso, durante lo scorso anno scolastico 2021-2022, ha preso vita un’iniziativa molto innovativa: una scola digitale dove gli allievi del liceo di scienze umane, insegnavano ai propri nonni ad utilizzare strumenti digitali, tablet e smartphone al fine di favorire la loro partecipazione sui social media.


La crescita demografica della popolazione anziana si affianca all’aumento della digitalizzazione, subendo un’accelerazione a seguito della pandemia. La digitalizzazione porta moltissimi benefici, ma può essere anche causa di esclusione per molte persone anziane, con meno familiarità con la tecnologia, Gli anziani italiani sono tra quelli meno dotati di cultura digitale in Europa. Per questo, e soprattutto per gli anziani più esposti al rischio di esclusione perché poco familiari alle nuove tecnologie, viene promossa questa iniziativa di digitalizzazione.

Il divario digitale si pone, in realtà, come un divario socio-culturale, piuttosto che come un effetto dell’età di per sé stessa, visto che il livello di utilizzo delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione nelle persone anziane è collegato ai livelli di scolarità, occupazione, genere e area in cui si vive: i meno coinvolti sono le donne, chi vive in aree rurali e chi ha avuto un bassa istruzione. Ci troviamo di fronte ad un “paradosso digitale”: i soggetti maggiormente esclusi dal mondo digitale sarebbero proprio quelli che ne gioverebbero maggiormente. Purtroppo, nonostante la digitalizzazione costituisca uno dei 3 assi portanti del PNRR, l’acculturazione digitale degli anziani non rientra tra gli obiettivi del piano di educazione digitale nazionale.


L’iniziativa Cyber School per Nonni è un innovativo programma educativo intergenerazionale volto a formare studenti di scuole secondarie (15-17 anni) per farli diventare tutori digitali per i loro nonni. I ragazzi sono stati preparati e formati con le conoscenze teoriche e le competenze trasversali per aiutare gli anziani nell’apprendimento, contribuendo al processo di innovazione sociale.

Il progetto è stato ideato e coordinato dalla Fondazione Golgi Cenci (FGC), un centro di ricerca dedicato alla ricerca interdisciplinare su invecchiamento e demenza situato ad Abbiategrasso


Gli aspetti distintivi di questo progetto sono: la partecipazione di tutti gli studenti, infatti le lezioni didattiche erano integrate nel programma scolastico, e la pianificazione autonoma degli incontri informatici con i propri nonni come attività extracurriculari.

Il percorso formativo per gli studenti si compone di 3 parti: una teorica su invecchiamento e strategie per facilitare l’apprendimento, una metodologica sulla raccolta dei dati e gli strumenti di valutazione, e l’ultima pratica sulla realizzazione pratica delle sessioni informatiche e sul fissare degli obiettivi da raggiungere .


Nella fase preparatoria è stato condotto un sondaggio telematico tra gli studenti del Bachelet Institute, per ottenere informazioni preliminari sul rapporto dei nonni con gli strumenti digitali.

Le ragioni principali emerse per un uso raro o assente erano difficoltà tecniche, rischio di essere truffati e scarsa auto-fiducia verso le tecnologie.

Sono stati raccolti 513 questionari dai quali si evince che una quota elevata (40%) non possedeva né competenze digitali di base né ispositivi digitali: i nonni non utilizzatori erano più anziani e meno istruiti; invece tra gli utilizzatori delle tecnologie della comunicazione e informazione (TIC) la maggior parte possiede uno smartphone e ha segnalato un ampio utilizzo di internet.

Il finanziamento di questo progetto è avvenuto grazie alla partecipazione della comunità attraverso un micro-finanziamento dal basso che ha permesso, inoltre, di sensibilizzare sul tema dell’esclusione sociale delle persone anziane in un mondo che sta diventando sempre più digitale. Le risorse economiche ottenute sono servite per la formazione degli studenti e per l’acquisto di tablet disegnati per utenti anziani da donare ai “nonni analogici”, coloro che non disponevano di alcun dispositivo.


Il programma è stato monitorato costantemente per esplorare e valutare i cambiamenti pre-post sulle competenze digitali, l’uso e le attitudini degli anziani, la partecipazione degli studenti e i loro risultati in apprendimento, e infine i cambiamenti pre-post sugli stereotipi sull’invecchiamento e sul benessere psicologico dei partecipanti. Per compiere queste valutazioni, nonni e ragazzi sono stati valutati attraverso questionari prima dell’inizio del progetto e dopo un mese dopo la fine del percorso.

i risultati più rilevanti per i nonni hanno riguardato cambiamenti significativi e positivi rispetto all’atteggiamento verso la tecnologia, la tecnofobia e l’isolamento sociale percepito. Per gli studenti, sono stati rilevati miglioramenti notevoli in autoconsapevolezza, empatia, responsabilizzazione, stereotipi.

Lo studio di fattibilità progettato, inoltre, potrà fornire utili informazioni preliminari sull’effetto di questo programma innovativo su entrambe le generazioni e potrà servire a sviluppare iniziative simili anche in altri contesti.



bottom of page