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Benedetta Caiulo

La longevità sta rimodellando l’intero approccio alla vita

La vecchiaia è cambiata così tanto che oggi in sempre più situazioni ha mutato nome ed è diventata #longevità. E proprio “La nuova longevità, Un modello per prosperare in un mondo che cambia” è il titolo del libro che Lynda Gratton, professoressa di Management Practice presso la London Business School, pubblicato insieme al suo collega Andrew J. Scott.


Il #successo della longevità lo decretano i numeri: «Ogni dieci anni che passano se ne guadagnano due o tre nell’aspettativa di vita (dati pre Covid). Vuol dire che molte persone, nel mondo sviluppato, oggi possono aspettarsi di vivere oltre i novant’anni, rendendo possibile a molti immaginare di trascorrere in buona salute vent’anni in più dei propri nonni o genitori. Succede perché molti hanno adottato uno stile di vita più #sano, ma anche per l’impatto sulle curve demografiche del #progresso medico» spiega Gratton.

Ma la trasformazione è molto più profonda: contemporaneamente sono in atto profonde trasformazioni tecnologiche che mutano con grande velocità il modo in cui viviamo e lavoriamo, spendiamo soldi o usiamo il nostro tempo.

Per questo è necessario cambiare il modo di rapportarsi non solo alla vecchiaia ma all’intero arco della vita. Queste due forze, innalzamento dell'aspettativa di vita e rivoluzione tecnologica, esprimeranno tutto il loro potenziale se le persone sapranno #rimodellare la propria #esistenza. Per chi oggi ha 40-50 anni, la questione non è più soltanto capire come spostare sempre più avanti il confine di un’esistenza attiva; si tratta anche di immaginare come intrecciare il tempo del lavoro, quello della formazione, lo spazio dedicato all’amore, alle relazioni e alla famiglia in una dimensione temporale che va espandendosi.

Se prima si pensava all’esistenza come un’opera tripartita, oggi non funziona più così. Questa trasformazione dei tempi della vita può arricchire l’esperienza umana. In una vita più lunga si avrà modo di esplorare diverse versioni di noi stessi, tornando su quei bivi e alternative (studiare ancora/andare a lavorare; dedicare più tempo alla famiglia / investire sulla carriera) che finora hanno imposto scelte drastiche ma che forse non saranno più necessarie.

Cambiando lo scenario, anche le dinamiche interne si trasformano. Possiamo già osservare come le #generazioni condividono tratti più lunghi di vita assieme: quanti over 80 oggi sono presenti alla laurea dei nipoti? O diventano bisnonni? O in quante occasioni tre, quattro generazioni si trovano a mettere in comune competenze e mentalità diverse sugli stessi progetti di lavoro? Proprio lo scambio tra generazioni – assicura Gratton ‒ «è per tutte le persone coinvolte, giovani e vecchi, uno degli aspetti più vantaggiosi della nuova longevità».



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