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Telemedicina per gli anziani: quali sono i limiti e le opportunità


La telemedicina sta riorganizzando la rete assistenziale sanitaria tra medico e paziente con un approccio innovativo, implementando i servizi a distanza e gli strumenti per il telemonitoraggio e il telesoccorso.

Il mercato dell’assistenza agli anziani si sta espandendo e questo è dovuto in primo luogo all’invecchiamento della popolazione, alla mancanza di medici e all’aumento delle patologie croniche. Inoltre bisogna considerare i costi-benefici della telemedicina e i miglioramenti delle reti internet e delle iniziative governative che permettono di raggiungere anche l’alta percentuale di persone che vivono in zone rurali.

Come confermano alcuni studi, il mercato della telemedicina è in crescita: gli utenti che ne usufruiscono stanno aumentando e il fatturato generato da app e device per il monitoraggio a distanza sta crescendo esponenzialmente.

Gli sviluppi tecnologici in ambito sanitario rappresentano una priorità per l’Unione Europea e la spinta decisiva per promuovere lo sviluppo della sanità digitale. In Germania, nel novembre 2019, il Parlamento ha approvato una nuova legge al fine di incoraggiare l’utilizzo di applicazioni digital health per i pazienti, così che più di 73 milioni di tedeschi, a partire dal 2020, potessero ricevere rimborsi dal sistema sanitario pubblico per l’uso di app a finalità terapeutica.

È in atto una continua ricerca e sviluppo delle connessioni in termini di velocità e qualità: soluzioni già in fase di sviluppo permetteranno di effettuare televisite e servizi specialistici grazie alle immagini provenienti dalle strumentazioni connesse alla rete 5G per offrire consulenze a distanza in tempo reale.

Il valore dell’Artificial Intelligence e dei big data analytics nel settore Healthcare, passerà da 2.1 miliardi di dollari del 2018 a 36.1 miliardi nel 2025. Queste tecnologie potranno dare un supporto fondamentale nella scelta delle cure e del percorso terapeutico più adatto per il paziente. Algoritmi di image recognition analizzano immagini terapeutiche e individuano la presenza di possibili patologie, supportando i medici nel ridurre al minimo gli errori diagnostici.

Gli enormi progressi nel campo dell’elaborazione del linguaggio naturale rendono possibile la strutturazione automatica di informazioni, generando documenti che rispettano formati condivisi: questo potrebbe facilitare lo scambio di dati tra medico e paziente ed essere utilizzata per analisi statistiche avanzate per definire migliori politiche di gestione e amministrazione in sanità.

La tecnologia voice-first, oggi comunemente utilizzata con gli assistenti vocali, permette di superare le barriere del «type, click e touch» abilitando molteplici attività senza la necessità di usare mani ed occhi e interagire con tasti e schermi.

Ci troviamo di fronte una prospettiva di rapido sviluppo con enormi potenzialità ma ci sono alcuni fattori che potrebbero inibire questa crescita.

Il primo è l’adoption rate della tecnologia che negli anziani è basso, ovvero quanto gli anziani apprendono e utilizzano la tecnologia. Essi si interfacciano con dispositivi con cui hanno poca dimestichezza e spesso non accettano un aiuto esterno poiché significherebbe ammettere di essere meno indipendenti. Gli strumenti stessi spesso si scontrano con le loro esigenze come i caratteri o la tastiera troppo piccolo sullo schermo.

Un altro punto riguarda la privacy e i dubbi che tutti noi abbiamo con l’avvento di questi nuovi dispositivi. Lo stato di stand-by vigile degli assistenti vocali, delle telecamere e la memorizzazione di ogni interazione avuta con il servizio fanno sì che diminuisca il numero di anziani che possiedono un dispositivo smart per paura di essere costantemente controllati.

L’ultimo impedimento è causato dalla possibile nascita di ecosistemi chiusi che possono limitare l’interoperabilità tra i prodotti. Soprattutto nel caso di grandi gruppi Tech come Amazon o Google c’è il rischio che sviluppino tecnologie e dispositivi non compatibili con altri marchi facendo sì che nascano sistemi chiusi limitando il campo di azione della telemedicina.



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